Campionamento e analisi olfattive:
La caratterizzazione chimica delle emissioni e immissioni odorigene richiede una strumentazione sofisticata, in grado di garantire una sensibilità elevata, tale da rilevare la presenza in tracce di sostanze osmogene a bassissima soglia di percezione olfattiva (odour threshold, OT).
Il campione di aria viene trasferito su fiala adsorbente e analizzato mediante un sistema GC/MS dotato di desorbitore termico, in accordo ai metodi EPA TO-15 e TO-17. Di routine in ogni campione si ricercano più di centocinquanta analiti di interesse odorigeno, appartenenti alle classi chimiche più diverse con un ampio spettro di soglie di percezione olfattiva. Questa tecnica è impiegata anche per individuare i traccianti chimici caratteristici delle emissioni, che sono poi ricercati nei campioni di aria ambiente (immissioni) per identificare le sorgenti responsabili dell’impatto olfattivo sul territorio circostante.
L’abbinamento dell’olfattometria alla gascromatografia (GC/O) permette di individuare le sostanze più importanti dal punto di vista della percezione olfattiva presenti nel campione e può essere applicata sia alle emissioni ambientali che a prodotti industriali, alimentari ed aromi.
La tecnica GC/O impiega un sistema GC/MS modificato con una porta “sniffer”, attraverso la quale passa l’eluato della colonna cromatografica, opportunamente umidificato e raffreddato, e raggiunge il naso dell’operatore: questi annusa le sostanze separate dal sistema GC/MS e fornisce una risposta sensoriale, in termini di presenza e qualità di un odore. Quando sente un odore, l’operatore aziona un joystick che genera un segnale sul tracciato analitico e pronuncia il descrittore dell’odore nel microfono: si genera così l’olfattogramma, una sequenza di picchi squadrati che riportano la qualità di ogni odore percepito; una volta sovrapposto l’olfattogramma al cromatogramma, l’analista può procedere all’identificazione delle molecole odorigene mediante ricerca nella biblioteca spettri di massa del sistema.