fbpx
Header
BN-radon.png

RADON - Adozione del piano nazionale d’azione 2023-2032

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPCM 11/01/2024 di Adozione del piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032 (PNAR). 

Il testo, previsto dal Dlgs 101/2020, ha come obiettivo la riduzione dei rischi di lungo termine attribuibili all’esposizione al radon. Come si legge nelle premesse, il Piano nazionale d’azione per il radon agisce su tre macro aree strategiche, declinate in azioni, a loro volta articolate in attività. Le azioni indicate dal Piano mirano a ridurre il numero dei casi di tumore polmonare causati dall’esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento. Per raggiungere questo obiettivo, devono essere individuati luoghi di lavoro/abitazioni con elevata concentrazione di radon e devono essere adottate misure per ridurre e prevenire il radon indor.

Il piano è composto da quattro capitoli così definiti

  • Capitolo 1 - Aspetti generali del radon, situazione sanitaria in Italia;
  • Capitolo 2 - Obiettivi specifici e struttura del Piano, costi e fonti di finanziamento;
  • Capitolo 3 - Descrive i 3 assi strategici:
    • Asse 1 – Misurare: definisce e raccoglie le azioni per fornire indicazioni sulle indagini, sui protocolli di misurazione, sulla gestione dei dati, sulla individuazione delle aree prioritarie, sui luoghi di lavoro e sulle attività lavorative a maggior rischio di esposizione;
    • Asse 2 – Intervenire: raggruppa le azioni per ridurre il rischio di esposizione al radon e promuove i sistemi di prevenzione per gli edifici con indicazioni sulla loro progettazione, individua i materiali da costruzione, fornisce indicazioni per la qualificazione degli esperti;
    • Asse 3 – Coinvolgere: è dedicato alla comunicazione.
  • Capitolo 4 – Appendici. Tra queste segnaliamo:
    • Le Linee guida per le indagini per l’individuazione delle aree prioritarie
    • Individuazione di specifiche tipologie di lavoro
    • Indicazioni riguardante la formazione