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Nichel - Raccomandazioni monitoraggio e indicazioni per il campionamento da parte dell’UE

Il nichel è un componente della crosta terrestre e la sua presenza negli alimenti può derivare da fonti sia naturali che antropiche. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), nei suoi pareri scientifici, spiega i rischi per la salute pubblica correlati alla presenza di nichel negli alimenti che possono portare effetti cronici ed acuti sull’uomo, definendo anche una dose giornaliera tollerabile pari a 13 µg/kg di peso corporeo.

In questo periodo l’UE si è mossa sul tema. Il 26/03/2024 ha pubblicato una raccomandazione nella quale sprona gli stati membri a collaborare con gli operatori del settore alimentare nel monitorare la presenza di nichel negli alimenti. Tale monitoraggio, da eseguire con le procedure di campionamento ed analisi previste dal regolamento 333 del 2007, dovrebbe includere integratori alimentari, cioccolato, paste da spalmare contenenti cacao, creme da spalmare a base di frutta a guscio, semi di cacao, prodotti a base di cereali (in particolare cereali da colazione, fiocchi di cereali e prodotti di macinazione dell’avena), zuppe pronte al consumo, caffè, tè, ortaggi, alghe marine, semi oleosi, prodotti a base di soia, quali tofu e bevande a base di soia, legumi da granella, frutta a guscio, pesce e altri prodotti ittici.

Successivamente, il 10 aprile, è stato pubblicato il regolamento 1045/2024 relativo proprio ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo dei tenori di nichel nei prodotti alimentari che modifica il regolamento 333/2007. Nel testo di modifica sono riportate delle procedure per evitare la contaminazione da nichel nei prodotti durante la loro preparazione evitando dunque attrezzature in acciaio inossidabile o ferro e preferendo attrezzature speciali in materiali quali titanio, ceramica o agata. Sono inoltre riportati i criteri di prestazione dei metodi di analisi per il nichel di cui vengono riportati in tabella i valori di rispetto.